Pratica di successione
Pratiche successorie - quello che devi sapere per gestire al meglio la successione
In questa guida speriamo che la vostra famiglia possa trovare informazioni utili per gestire al meglio le pratiche di successione del vostro caro. In qualsiasi momento potete contattarci e saremo felici di assistervi in questo momento, oltre che delicato, molto complesso dal punto di vista burocratico.
Successione: documenti necessari
La dichiarazione di successione, nello stato italiano, è una dichiarazione che gli eredi sono obbligati a presentare, all’Agenzia delle Entrate, entro 12 mesi dalla morte (per evitare il pagamento di more dovute al ritardo dell’invio) nel caso il defunto abbia lasciato anche soltanto un immobile o un terreno. Qualora il defunto non avesse avuto immobili o terreni, ma liquidità bancaria per almeno 100.000 €, allora si dovrà comunque procedere alla presentazione della dichiarazione di successione.
Carta di Identità e Tessera Sanitaria del de cuius e di tutti gli eredi
Potete inviarcele via mail in formato .pdf o portarle direttamente presso il nostro ufficio.
Estratto di morte
L'estratto di morte ve lo forniamo sempre all'interno della nostra cartelletta documenti il giorno del funerale.
Lettera di credito della banca
Dichiarazione attività e passività alla data del decesso, comprensiva di eventuali titoli o azioni.
Lettera di credito della posta
Dichiarazione attività e passività alla data del decesso, comprensiva di eventuali titoli. La posta la emette solo previa presentazione del loro modello di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Elenco immobili o terreni posseduti
Effettueremo una visura catastale per confermare l'esattezza dei dati. Solo in caso di incongruenze vi chiederò gli atti di provenienza di terreni e fabbricati.
Coordinate IBAN del dichiarante
L'Agenzia delle Entrate preleverà direttamente dal conto dell'erede dichiarante l'importo delle tasse dovute per la successione.
Testamento
(se presente)
In caso di testamento pubblicato presso un notaio è necessario portarcene una copia. Non avete un notaio dove far pubblicare il vostro testamento? Ve ne presenteremo uno noi!
Rinuncia eredità
(se presente)
A volte può succedere che un erede decida di rinunciare all'eredità: vi aiuteremo nel fissare appuntamento presso il Tribunale di competenza per effettuare tale rinuncia e poi procedere con la successione.
Come sbloccare il patrimonio del defunto - cosa fare in Banca
La prima cosa da fare per sbloccare il patrimonio del defunto è presentare alla banca i seguenti documenti:
- Certificato di morte (che trovate all’interno della nostra cartelletta)
- Carte di identità e tessere sanitarie fronte e retro del de cuius e degli eredi
- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (scaricala qui)
- Verbale di pubblicazione o attivazione di testamento (solo nel caso esista testamento)
A seguito del compimento dello step precedente, le banche vi rilasceranno la lettera di sussistenza o lettera di attività e passività. Consegnatela presso i nostri uffici per poter procedere con la successione.
Una volta consegnataci la lettera di sussistenza provvederemo all’invio della dichiarazione di successione all’Agenzia Delle Entrate territorialmente competente. Dopo circa 4 settimane vi consegneremo le ricevute di successione.
Questa pratica verrà gestita interamente da noi. Contattaci allo 039.920.62.74 per richiedere informazioni.
Per sbloccare il patrimonio del defunto è necessario fornire copia conforme della dichiarazione di successione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate competente per territorio.
La copia conforme di cui stiamo parlando è la ricevuta che vi forniremo al termine della procedura di avvenuta successione. La nostra agenzia funebre può assistere la vostra famiglia nella compilazione dei moduli necessari a sbloccare il patrimonio del vostro caro. Contattaci via mail o chiamaci allo 039.920.62.74 e chiedi di Maristella.
Nota Bene: la denuncia di successione va presentata entro 1 anno dal decesso per non incorrere nel pagamento di interessi aggiuntivi.
Non c’è obbligo di dichiarazione se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto in assenza di immobili o diritti reali immobiliari e l’eredità monetaria ha un valore non superiore a 100.000 euro.
Come sbloccare il patrimonio del defunto - ricapitolando
Recuperare i certificati di morte
Questi vi verranno consegnati dalla nostra agenzia. Non ti bastano e ne hai bisogno ancora? Scaricali dal sito
anpr.interno.itScaricare il modello di atto sostitutivo di notorietà
eve essere portata in comune all’ufficio anagrafe e firmata davanti a loro + marca da bollo 16€ e 0,52€ spiccioli per i diritti di segreteria
Dichiarazione sostitutiva atto di notorietàRecarsi in Banca con il modulo certificato
Dovrete recarvi presso la Banca in possesso di: certificato di morte, dichiarazione sostitutiva di notorietà certificato dal Comune, copia della Carta d’identità di tutti gli eredi.
La Banca vi rilascierà la lettera di sussistenza
Portatela presso i nostri uffici o inviatecela via mail
Avviamo le pratiche di successione
Inviamo tutta la documentazione delle banche, unitamente alla documentazione catastale, all'Agenzia Delle Entrate e attendiamo le ricevute.
Consegna delle ricevute della successione
Dopo 4 settimane vi consegneremo le ricevute della successione da portare in banca, unitamente alla ricevuta di voltura catastale.
Recarsi in banca a consegnare le ricevute
Portate in banca le nostre ricevute e seguite le istruzioni dell'ente di credito.
La dichiarazione di successione, nello stato italiano, è una dichiarazione che gli eredi sono obbligati a presentare, all’Agenzia delle Entrate, entro 12 mesi dalla morte (per evitare il pagamento di more dovute al ritardo dell’invio) nel caso il defunto abbia lasciato anche soltanto un immobile o un terreno. Qualora il defunto non avesse avuto immobili o terreni, ma liquidità bancaria per almeno 100.000 €, allora si dovrà comunque procedere alla presentazione della dichiarazione di successione.
Quanto costa la successione?
Nella successione dobbiamo considerare due costi: il costo della realizzazione della pratica e il costo delle imposte di successione.
La Legge 24 novembre 2006 n. 286 ha reintrodotto nel nostro ordinamento l’imposta sulle successioni e donazioni che era stata soppressa dalla Legge 18 ottobre 2001 n. 383.
La nuova normativa si applica a tutte le successioni apertesi dal 3 ottobre 2006.
A oggi le aliquote e le franchigie dell’imposta di successione e donazione sono le seguenti:
• 4%, per i trasferimenti effettuati in favore del coniuge o di parenti in linea retta (ascendenti e discendenti) da applicare sul valore complessivo netto eccedente, per ciascun beneficiario, la quota di 1 milione di euro
• 6%, per i trasferimenti in favore di fratelli o sorelle da applicare sul valore complessivo netto eccedente, per ciascun beneficiario, 100.000 euro
• 6%, per i trasferimenti in favore di altri parenti fino al quarto grado, degli affini in linea collaterale fino al terzo grado, da applicare sul valore complessivo netto trasferito, senza applicazione di alcuna franchigia
• 8%, per i trasferimenti in favore di tutti gli altri soggetti da applicare sul valore complessivo netto trasferito, senza applicazione di alcuna franchigia.
• Per i trasferimenti effettuati in favore di soggetti portatori di handicap, riconosciuto grave ai sensi della legge n. 104 del 1992, è prevista un’ulteriore franchigia pari a 1,5 milioni di euro (art. 2, comma 49-bis, Dl 262/2006).
Chi sono gli eredi di un defunto?
Come vengono divisi i beni del defunto quando non c’è testamento? Di quale percentuale beneficia il coniuge?
Vogliamo aiutarvi riportando di seguito uno schema che speriamo possa aiutarvi a comprenderlo al meglio.
In assenza di figli, fratelli, sorelle e genitori della persona defunta, l’intera eredità andrà al coniuge.
In presenza di un coniuge e un solo figlio, l’intera eredità viene divisa tra i due.
In presenza di un coniuge e più di un figlio, l’eredità verrà divisa in questo modo: 1/3 al coniuge e i restati 2/3 divisi per il numero di figli.
In assenza del coniuge e in presenza di un solo figlio, l’intera eredità viene attribuita al figlio.
Se ci fossero più figli (anche deceduti), l’intera eredità andrebbe divisa in parti uguali in base al numero di figli.
Esempi:
1. Luca è figlio unico, erediterà tutto.
2. Luca e Marco sono gli unici figli, divideranno al 50% l’eredità.
3. Luca e Marco sono due figli, il terzo, Francesco, è deceduto tempo fa lasciando due figli. L’eredità verrà così divisa: un terzo a Luca, un terzo a Marco e un terzo agli eredi di Francesco (ovvero metà di un terzo ciascuno).
In presenza di un coniuge senza figli l’eredità sarà così divisa: due terzi al coniuge e un terzo da dividere tra i fratelli e le sorelle della persona deceduta
In presenza di un coniuge senza figli ma con fratelli, sorelle e genitori viventi, l’eredità andrà così suddivisa: due terzi al coniuge, un terzo agli altri di cui almeno un quarto ai genitori.
In assenza di qualsiasi altro parente e in presenza dei soli genitori l’eredità sarà così suddivisa: metà a testa in caso di entrambi i genitori viventi, tutta l’eredità ad un genitore in caso di mancanza dell’altro genitore.
In presenza dei soli genitori e dei relativi fratelli e sorelle l’eredità verrà così suddivisa: metà ai genitori e metà a fratelli e sorelle.
Esempi:
1. Mamma e papà viventi con 2 fratelli/sorelle: eredità divisa un quarto per uno.
2. Mamma vivente e un solo fratello/sorella: metà per uno.
In presenza dei soli fratelli e sorelle l’eredità verrà ripartita in parti uguali in base al numero dei fratelli viventi o defunti.
Esempi:
1. Luca aveva solo due fratelli, Marco e Francesco. Una volta deceduto Marco e Francesco divideranno l’eredità al 50%.
2. Luca aveva due fratelli, Marco e Francesco. Francesco è deceduto prima di Luca lasciando tutto alle figlie Sara e Marta. L’eredità di Luca andrà così suddivisa: Metà a Marco, un quarto a Sara e un quarto a Marta.